domenica 20 aprile 2014

La Domenica delle Palme e i riti della Settimana Santa tra fede e tradizione.

A Pedivigliano si sono conservate, e sono molto sentite, le tradizioni dei suggestivi riti pasquali della Settimana Santa.
La Domenica delle Palme, ricordando l'ingresso di Gesù a Gerusalemme accolto trionfalmente dalla folla, per le vie del paese si svolge una processione, muovendo da Pittarella, dalla croce passionista, o dalla Piazza Sarsale, dove vengono benedette “e parme”, per confluire nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo. “A parma” è un fascio di rami d’ulivo, alloro e rosmarino, che le persone portano con se per ricordare i rami di palma con cui era stato salutato Gesù. Le parme dei bambini sono abbellite ed addobbate con cioccolatini e con le uova di Pasqua.
Dice il proverbio: “ parma ciuciulusa, gregna gravusa” -la pioggia della Domenica delle Palme giova alle colture di grano.

Il Giovedì Santo, prima della messa “in Coena Domini”, si allestisce l’altare della reposizione – “U sumburcu”, adornato di germogli di orzo, grano, avena, seminati e fatti vegetare al buio per conservare un colore bianco-giallo . Per tutta la notte il Santissimo Sacramento sarà vegliato, mentre la chiesa è spoglia e le statue dei Santi sono coperte.

Pedivigliano – U sumburcu

Il Venerdì Santo, giorno di lutto, di sobrietà e di astinenza dalla carne , non viene consacrato il Santissimo Sacramento. La liturgia inizia nel silenzio come si era chiusa quella del giorno precedente e come si apre quella della veglia di Pasqua nella notte del Sabato Santo, quasi a sottolineare come il Triduo Pasquale sia un'unica celebrazione per i Cristiani. Nella serata, per le vie del paese si svolge la Via Crucis e vengono portate in processione la statua del Cristo morto, trasportata da bambini e ragazzi, e quella della Madonna Addolorata, trasportata dalle donne. Le campane non suonano in segno di lutto e i fedeli sono richiamati alle celebrazioni dal suono della “tocca”: uno strumento composto da una tavoletta di legno dotata di due maniglie di ferro che, agitate, cozzano emettendo un particolare rumore.

Il Sabato Santo, giorno di silenzio, secondo la tradizione, le famiglie di Pedivigliano pranzano con la frittata di cipolle e salsiccia.
Le tavole sono imbandite dei tradizionali dolci: “pizze”, “martialli”, “panare”, “buccunotti”. Le pizze hanno forma di ciambella e sono decorate da tante uova quanti sono i componenti della famiglia; in passato, quando due persone erano fidanzate la sposa portava al futuro sposo una pizza con sopra nove uova (“allu zitu, nove mu s’adova” : allo sposo nove uova perché si adagi, stia sereno), mentre alla futura sposa la suocera portava una pizza con sette uova (“alla zita, sette mu s’assetta”: alla sposa sette uova perchè obbedisca).


I martialli hanno forma di bambolotto con un uovo racchiuso nella testa, e sono preparati per i bambini, mentre per le bambine si preparano le panare a forma di cestino, con un uovo dentro.

Pizze, martialli e panare sono preparate con lo stesso impasto:
INGREDIENTI
400g di zucchero, 200g di strutto, 2 bustine di lievito per dolci, 5 uova,1 limone, vermout, farina quanto basta.
PROCEDIMENTO
Impastare tutti gli ingredienti, aggiungendo la farina un po’ alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido. Dare la forma desiderata, posizionare le uova ed infornare. A cottura ultimata, decorare con lo zucchero (nnaspru).

Buccunotti:
INGREDIENTI
4 uova, 400g di zucchero, 250g di strutto, 1 bustina di lievito per dolci, 1 kg di farina, mostarda.
PROCEDIMENTO
Impastare tutti gli ingredienti. Porre una piccola parte di impasto negli appositi stampini. Adagiare al centro un cucchiaino di mostarda ed infine ricoprire lo stampino con altro impasto. Infornare gli stampini. Decorare con zucchero a velo.

Ovviamente, da noi le feste pasquali non si concludono con la Pasquetta, ma “ccu llù Pasqune”!

*a tutti gli amici che volessero documentarsi più diffusamente sui riti e le tradizioni della Settimana Santa, consigliamo il volume “La Domenica delle Palme e i riti della Settimana Santa nel cosentino” – di A. Malito, F. Sansalone, G. Sirianni, E. Sottile, pubblicato da Atlantide Edizioni e distribuito nelle edicole di Cosenza e Provincia.

Gilda Cerra

sabato 12 aprile 2014

Benvenuti!

E così … eccoci! Sono molto felice di dare il “Benvenuto” a tutti gli amici che vorranno visitare questo spazio virtuale, creato, a cura dei membri dell’Associazione culturale Pedivigliano200, ad ulteriore supporto delle nostre attività.
Il blog sarà uno strumento per poter condividere, con tutti gli appassionati ed i curiosi, tanti spunti di riflessione.
Cercheremo di raccogliere tutti i suggerimenti e di “indagare” sugli argomenti che vorrete proporci. Parleremo insieme a voi di argomenti di attualità nazionali e locali; di storia, di cultura e di arte. Ancora, attraverso il nostro lavoro, proveremo a fornire a tutti una ragione in più per credere nelle potenzialità della nostra terra.
Dunque, animati dall’entusiasmo proprio di coloro che hanno compiuto un nuovo passo lungo il loro cammino, intraprendiamo questa avventura.
Non mi resta che augurarvi, a nome di tutti, una buona passeggiata fra le nostre pagine, e darvi appuntamento al prossimo post! Buona Pasqua di cuore.

Il Presidente -
Francesca Mansueto